Spazio VR

IL NUOVO SPAZIO DEL FUTURE FILM FESTIVAL DEDICATO A OPERE

SVILUPPATE PER LA REALTÀ VIRTUALE OSPITA ARTISTI ITALIANI

E INTERNAZIONALI NELLA VETRINA DEL FUTURE FILM FESTIVAL.

INDOSSA GLI APPOSITI VISORI VR IL PUBBLICO E GUARDA UNA O PIÙ OPERE SELEZIONATE.

 

In collaborazione con Cineca. Si ringraziano inoltre: Simone Arcagni, Silvano imboden, Antonella Guidazzoli, Bruno Riccò.

Selezione delle opere a cura di Giulietta Fara.

ORARI: tutti i giorni dalle dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00

 

INGRESSO LIBERO 

 

PROGRAMMA DELLA SALA A CIELO APERTO

Out of Exile: Daniel’s Story di Nonny De La Peña (USA, 2016)

Il film racconta la storia di Daniel Ashley Pierce, cacciato e maltrattato dalla sua famiglia a causa delle sue inclinazioni sessuali.

Il regista ha registrato il racconto audio di Daniel, mettendolo come filo conduttore di un racconto dove lo spettatore è al centro dell’azione

e del dramma familiare.

 

We Who Remain di Nuba Reports (Sudan/USA, 2017)

Il film, prodotto dal New York Times, porta lo spettatore dentro il cuore del conflitto che lacerò il Sudan nel 2011, tra il governo del Sudan e

l’organizzazione popolare ribelle SPLA-N. Oggi è impossibile accedere a quelle zone, sia per reportage giornalistici sia per portare aiuti umanitari.

Il film lega assieme il racconto di un soldato ribelle, un giornalista, una madre e uno studente. Si tratta del primo film VR in zone di guerra.

 

Miyubi di Félix Lajeunesse, Paul Raphaël (USA, 2017)

Il film è uno dei più lunghi prodotti oggi (40 minuti), e invita lo spettatore a passare “un anno” nel corpo di Miyubi, un robot giapponese dato

in regalo a un ragazzino americano nel 1982. Il robot diventa presto obsoleto ma deve sopravvivere, con l’aiuto di chi lo “usa”. Un film perfetto per chi ama i videogiochi anni Ottanta e la fantascienza. Un sogno per ogni geek che si rispetti.

 

Chocolate di Tyler Hurd (USA, 2017)

Questo è un videoclip in VR della canzone Chocolate di Giraffage. L’azione si svolge in un mondo naïf di gattini cartoon e tutti danzano in un rito creato apposta per lo spettatore, che è il loro dio-robot.

Le raccomandazioni della produzione sono:

- quando inizia l’esperienza la prima cosa che vedi è te stesso come un robot, guardati bene il corpo, girati, inchinati, guarda i tuoi piedi così

da scoprire tutto il tuo nuovo corpo da robot.

- non devi ballare per forza, ma noi ti incoraggiamo a farlo.

-guarda tutto l’ambiente e non in una sola direzione, c ’è un intero mondo a colori da scoprire.

- quando i gattini iniziano ad uscire, alza le tue mani per aria, e una volta che i gatti iniziano a cadere incrocia le tue braccia: può essere che riesci a prendere qualche gattino anche tu!

Zero Days di Yasmin Elayat (USA, 2017)

Il progetto, basato sul documentario dallo stesso titolo di Alex Gibney, è un’esperienza VR che racconta di un virus informatico chiamato

Stuxnet, sviluppato dagli Stati Uniti e Israele per attaccare i siti nucleari iraniani. Presentato al Sundance Film Festival 2017.

 

Dear Angelica di Saschka Unseld (USA, 2017)

Il film, che vede tra le voci Geena Davis e Mae Whitman, racconta la storia di una ragazza che perde sua madre – attrice – quando è molto

piccola. La ragazza cerca di ritrovare la madre guardando vecchi film. Gli illustratori, nel creare questi disegni, hanno lavorato in un ambiene

non VR, e il risultato delle immagini sembra un sogno febbricitante, con immagini fluttuanti e effimeri ricordi.

 

The 7th Night of Thelema: A Virtual Ritual

di Gianluigi Perrone (Italia, 2017)

La storia:Alejster Crowley, occultista, fonda un abbazia del suo culto maledetto a Cefalù, in Sicilia. Tre donne compiono il rituale esoterico delle arpie che fa cadere in una trance mistica una donna mascherata portandola a un cambiamento radicale e mistico.

Lo stile: questo corto è stato girato in Dogma VR, un manifesto di regole adottato dal regista per girare nel modo più immersivo possibile. Il tutto si ispira a celebri opere come Twin Peaks di David Lynch e yes Wide Shut di Kubrick. Il lavoro tra l'utilizzo del Dogma VR e la coreografia ha cercato di creare un rituale immersivo e "purificatore" per lo spettatore.

Coreografia di Inko Di Ö. Performance di Lunatic Moires (Debbie-Lee Van Ginkel, Cheryl Ita, Surzhana Radnaeva, Joy Melloul, Inko Di Ö), Accompagnati e supportati da Julia Makhalova, Niko De La Faye, Alex di Tullio, Sonia Di Clemente, Warda Mussa e molti altri.

Il film sarà presentato al prossimo Marchè du Film del Festival de Cannes e al Future Film Festival è presentata l'anteprima in esclusiva del workprint.

 

Terrae Motus di Cineca (Italia, 2016)

Progetto di ricerca in VR, creato per la mostra Terrae Motus, visitabile dal vero presso la Reggia di Caserta, ma ricostruita in 3D per una

navigazione online e in VR. Terrae Motus presenta la collezione dallo stesso nome, che raccoglie in modo esaustivo l’arte contemporanea

degli anni ‘80. La collezione Terrae Motus, istituita dopo il terremoto dell’Irpinia che devastò le regioni italiane Campania e Basilicata nel

23 novembre del 1980, è nata grazie ad un’iniziativa ed alla lungimiranza del gallerista d’arte napoletano Lucio Amelio (1931-1994). Su sua

richiesta, diversi artisti contemporanei come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Mapplethorpe, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis e

Mimmo Paladino. Credits: Beatrice Chiavarini, Daniele De Luca, Antonella Guidazzoli, Silvano Imboden, Maria Chiara Liguori, Luigi Verri.

 

MUVI – Museo Virtuale della Vita Quotidiana nel XX secolo (muvi.cineca.it) (Italia, 2016)

Il progetto racconta, attraverso gli oggetti di uso comune, i cambiamenti verificatisi nella vita degli italiani nel corso degli anni Trenta,

Cinquanta ed Ottanta del Novecento. Dopo il rilascio della versione online della ricostruzione navigabile degli ambienti anni Trenta,

comprendenti il quartiere del Villaggio della Rivoluzione Fascista di Bologna e gli interni arredati di una delle sue villette, viene ora

presentata la navigazione in VR di due stanze.

Credits: Beatrice Chiavarini, Daniele De Luca, Antonella Guidazzoli, Silvano Imboden, Maria Chiara Liguori, Luigi Verri.

 

Orbital Vanitas di Shaun Gladwell (USA, 2017)

Realizzato con il contributo del Sundance Institute, questa esperienza in realtà virtuale mette lo user dentro un enorme teschio umano che

ruota attorno alla Terra. Come se il teschio fosse un misterioso frammento di un film di fantascienza ormai perduto.